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Come riconoscere di avere una bassa autostima

Secondo Wikipedia, l’autostima è quel processo soggettivo e duraturo che porta il soggetto a valutare e apprezzare se stesso tramite l’autoapprovazione del proprio valore personale fondato su autopercezioni. La parola autostima deriva appunto dal termine “stima”, ossia la valutazione e l’apprezzamento di sé stessi e degli altri.
In parole povere, l’autostima si basa sulle credenze che nel corso del nostro sviluppo ognuno di noi si costruisce in funzione delle proprie esperienze e delle risposte che riceve dall’ambiente.

Anche se, come dice Russ Harris nel libro “la trappola della felicità“, l’autostima è solo un’opinione sul tipo di persona che sei, un insieme di pensieri riguardo a se sei, o meno, una “persona di valore” è indubbio che questa opinione tante volte ci condizioni. Ed è probabile, di conseguenza, che le persone con bassa autostima abbiano costruito nel corso del tempo una bassa opinione di se stesse. Tant’è che nel confronto con gli altri, ne escono quasi sempre perdenti.

 

Come riconoscere di possedere una bassa stima di sé?

Secondo il Counseling and Mental Health Center dell’Università del Texas ad Austin, la bassa autostima spesso si presenta esternamente utilizzando una di queste tre modalità:

  • Sindrome dell’impostore: una persona può mostrare risultati o una falsa sicurezza per mascherare tutte le proprie insicurezze. Queste persone spesso temono che un fallimento sia capace di rivelare il loro vero sé imperfetto. La persona può usare il perfezionismo o la procrastinazione come strategia per affrontare al meglio questa ansia.
  • Il ribelle: una persona finge di non preoccuparsi di ciò che gli altri pensano di lei. Spesso queste persone manifestano i loro sentimenti di inferiorità con rabbia o biasimo. Possono agire sfidando l’autorità o infrangendo le leggi.
  • La vittima: in questa categoria ritroviamo la persona che crede di essere impotente di fronte alle sfide. La strategia spesso utilizzata in questo caso potrebbe essere l’autocommiserazione per evitare di cambiare la loro situazione. La caratteristica di questa categoria di persone è che spesso si affidano ad altri per essere salvati o guidati.

 

Internamente, la bassa autostima si manifesta spesso come autocritica. Esempi comuni di autocritica possono essere frasi come:

  • Non c’è nulla che mi piaccia veramente di me stesso.
  • Non sarò mai abbastanza a scuola o non avrò mai successo sul lavoro
  • Non sono degno di cercare le cose che mi interessano.
  • Altre persone meritano la felicità più di me.
  • A nessuno interessa della mia vita o dei problemi che sto affrontando
  • È tutta colpa mia, non riesco a trovare persone che siano buone con me.
  • Nessuno vorrebbe stare con me

Nel tempo, i pensieri negativi possono diventare così frequenti che la persona comincia a vederli come fatti. Se questi processi di pensiero diventano un circolo vizioso, questo può essere molto dannoso ed essere causa di stress, ansia o depressione.

Cosa fare?

Riconoscere di avere una bassa autostima può essere il primo passo per riconoscere di aver bisogno di aiuto.  Se ti riconosci in una delle categorie menzionate, sappi che un terapeuta può aiutarti ad affrontare tutte le emozioni sottostanti la tua bassa autostima.
Con un po’ di tempo e di lavoro, imparerai a sviluppare una sana relazione con te.

Non preoccuparti se gli altri non ti apprezzano. Preoccupati se tu non apprezzi te stesso.
(Confucio)

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